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Recensione Libri LiberaMia

Tutte le nostre recensioni sui libri che adoriamo.

Di seguito potrete leggere tutte le nostre e le vostre recensioni sui libri che particolarmente vi hanno colpito!

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Lascia Stare Il La Maggiore Che Lo Ha Già Usato Beethoven
di Alessandro Sesto


questo racconto ad episodi narrato da un giovane componente di una band indie rock senza pretese è ironico, umoristico, divertente, ma allo stesso tempo affatto scontato ne banale. La comicità di queste pagine nasce dall'assurdo, dal grottesco, e riesce a porre al centro di ogni episodio un'interrogativo estetico-filosofico sulla musica, affrontando altissimi temi di musicologia e di filosofia in maniera concreta e divertentissima. 

Una specie di Marcovaldo moderno collettivo, leggero ma allo stesso tempo colto e di alto livello. 


Valutazione:

silvia 18/10/2022
Categoria: UMORISTICO

 



Maternità
di Sheila Heti


«Se voglio figli o meno è un segreto che nascondo a me stessa: è il più grande segreto che nascondo a me stessa». Una intensa e provocatoria riflessione sul desiderio, il dovere e il rifiuto di procreare.

 

Il desiderio di maternità è un insieme di forze contrastanti che non riguarda solo la procreazione, ma uno spazio emotivo più ampio in cui convivono infelicità e speranza, realizzazione di sé e smarrimento. In questo racconto autobiografico, paradossale, drammatico, provocatorio, umoristico, eccentrico, ironico, a tratti onirco e surreale,  la narratrice si avvicina ai quarant’anni e la maggioranza delle sue amiche sta considerando la possibilità di avere un figlio o già l’ha avuto. Sheila si ritrova ad esploare un caleidoscopio di emozioni e situazioni diverse: dalla rabbia e la delusione per essere stata tradita e abbandonata dalle sue "compagne di genere" su una "zolla di ghiaccio", ad un'indagine filosofica su se stessa, sulle pressioni sociali, culturali e biologiche; dalla pienezza della sua relazione con il partner - ovviamente complessa e profonda -, alla storia della sua famiglia di origine ebraica e del mondo; dal suo rapporto con l'arte e la scrittura, gesto generativo per ecccellenza, al suo rapporto con la sua stessa psiche ed il proprio corpo. La protagonista cerca la risposta ad una questione che le appare difficilissima, pone a se stessa domande continue e feroci, interroga l’I Ching, si affida al caso beffardo di un lancio di dadi: il mio desiderio di maternità è realmente sincero oppure è indotto? E' piuttosto il desiderio di rincorrere sempre ciò che non abbiamo a spingerci? il mio rifiuto è moralmente inaccettabile? fa di me una persona "sbagliata" o "cattiva"? Essere una non-madre mi rende una persona di minore valore o qualità? Fuggire dall'atavico richiamo della riproduzione è un modo dell'universo per tornare in equilibrio e pagare i debiti delle mie ave? E' un atto di coraggio o di vigliaccheria? possono essere vere entrambe le risposte? Il dubbio si insinua come un tarlo, cresce a dismisura, svanisce e ricompare monopolizzando il suo quotidiano, il suo lavoro, la sua relazione sentimentale. «Dovrei fare un figlio con Miles? No. In generale, dovrei avere un figlio? Sì. Allora devo lasciare Miles? No». Ma esiste davvero una soluzione?
Un libro, profondissimo, che ho vissuto in parte come uno specchio del mio stesso mondo interiore, uno specchio che non solo riflette ma aiuta a riflette, segue i fili delle idee fino in fondo, esplora, scava, trova, perde e perdona. 

 


Valutazione:

silvia 18/10/2022
Categoria: BIOGRAFIA E AUTOBIOGRAFIA

 


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